martedì 27 dicembre 2011

Tacciata di pazzia ....

Quando qualcuno ti taccia di pazzia sii felice ... perché ha riconosciuto in Te le sue mancanze: la Forza dell'Amore, il coraggio di affrontare le verità e le scelte, e la Libertà di essere te stesso senza paure ed ipocrisie. Solo i folli hanno la capacità di guardarsi dentro e verso l'oltre .. Di essere precursori del tempo e di non voltarsi verso il passato, ma comprendendone sempre la funzione nel tempo presente che viene loro donato... 
(Anna Rita Scheri)

mercoledì 21 dicembre 2011

La Dimensione del Cuore ...


L’essere umano vive immerso nelle proprie illusioni o si fa ostaggio delle illusioni degli altri. In questo stato di cose egli non si accorge, quindi, che ciò che veramente è... lo si  percepisce e lo si trova solo attraverso la dimensione dell’Anima. La Dimensione in cui il Vero Amore sboccia e vive ... (anna rita scheri)

FELICE NATIVITA'

martedì 20 dicembre 2011

"Io sono Protennoia, il pensiero che dimora nella luce..".


Perchè io sono la prima e l'ultima
Io sono la venerata e la disprezzata
Io sono la prostituta e la santa
Io sono la sposa e la vergine
Io sono la mamma e la figlia
Io sono le braccia di mia madre
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli

Io sono la donna sposata e la nubile
Io sono colei che da' la luce e colei che non ha mai procreato
Io sono la consolazione dei dolori del parto

Io sono la sposa e lo sposo
E fu il mio uomo che mi creò.
Io sono la madre di mio padre
Io sono la sorella di mio marito
Ed egli e' il mio figliolo respinto

Rispettatemi sempre
Poiché io sono la scandalosa e la magnifica.

(Inno ad Iside, III o IV sec. D.C.) ...

domenica 11 dicembre 2011

Angelo e Demone dentro di noi.

La vita di ogni persona è sempre molto complicata... Ciò che appare non è mai ciò che è in realtà. Mio padre, un uomo di una bontà e generosità oltre il limite, mi diceva:  'non giudicare mai una persona perchè tu potresti trovarti nella sua stessa situazione e reagire in modo peggiore'.
Nella mia esistenza dentro questa vita ho potuto appurare che tutti siamo portati a credere che la propria sofferenza sia più grande di quella di un altro, che il proprio amore sia più giusto di quello di un altro, che un certo tipo di comportamento (escluso quello proibito dalla Legge) che ci colpisce sia sbagliato nei nostri confronti o nei confronti di .. di che cosa?? del bene? della morale? del proprio tornaconto o benessere? E in base a cosa? al proprio metro di giudizio? alla propria coscienza?
Non è così semplice determinarlo e giudicare. Bisognerebbe imparare a capire che non esiste solo il proprio punto di vista o la propria realtà, ma infiniti punti di vista, infinite realtà che neppure noi possiamo immaginare, ma ce ne freghiamo pensando di essere nel giusto o più amati o più innamorati o di avere più diritti o posizione preminente e di rispetto nei confronti di qualcun altro.
Se ci rendessimo conto invece di quanta ignoranza c'è in ognuno di noi, appureremmo che in realtà non sappiamo niente, e continueremo a non saperlo persistendo nel rimanere nella condizione attuale di vita che conduciamo. Siamo abituati a puntare sempre il dito verso gli altri, i 'Mostri'... ma.... i mostri sono ovunque e da nessuna parte perchè sono semplicemente dentro ognuno di noi. Ognuno di noi può essere mostro o angelo... e a volte quando si è feriti nel profondo si diventa mostri... anche se fino al giorno prima si era un angelo con grandi ali spiegate e l'aureola sopra il capo. Oppure continuiamo a pensare, a guardarci come Angelo innocente vittima di persecuzioni quando invece il Mostro che è in noi si è rivelato. Siamo tutti Bene e Male e dovremmo accettarlo! Comprenderlo per bilanciare queste due forze e governarle senza lasciarci governare...

lunedì 5 dicembre 2011

Il passato che incatena

Quante volte sulla strada della vita si incontrano persone con colonne di marmo legate sulla schiena a rallentarne il cammino? Oppure esseri che con la testa voltata all'indietro cercano di proseguire verso il futuro, continuando ad inciampare però su tutto ciò che incontrano o pestando nauseabonde sostanze che, restando appiccicate addosso, li convincono ancor di più che la testa è meglio lasciata girata tanto tutto sarà peggio di ciò che è già stato? Tante, troppe!! Ed in quelle persone a volte evitiamo di riconoscere anche noi stessi. I legami del passato opprimono e incatenano a pesanti fardelli costringendo le schiene a piegarsi  e  i piedi a strascicarsi in passi lenti. Le emozioni e gli umori del passato obbligano a teste voltate all'indietro, a sguardi rivolti verso ciò che ormai è andato, ma che non si vuol lasciare per la paura di scoprire altri possibili e probabili orizzonti... altre possibili e probabili emozioni, sentimenti, amori. Un'esperienza che ci ha ferito ci blocca, non ci fa guardare la possibilità della bellezza di un 'altra esperienza, non ci protende al perdono, all'accettazione di un sentimento reale, dell'amore. Il legame col passato ci blocca nel vivere qui ed ora godendo di ciò che ci è donato in ogni istante prezioso di vita. Il restare aggrappati ad un'esperienza negativa ci evita la percezione di noi stessi, di ciò che siamo e di quanto parte abbiamo avuto nel rendere quella stessa esperienza dolorosa e opprimente. Lo sguardo voltato non ci permette di guardare dentro noi stessi e dentro chi ci è accanto. Ci evita di giudicarci in relazione a chi e a ciò che ci circonda, impedendoci di vivere.
Il passato è la base del nostro presente e del nostro futuro, esserne consapevoli significa poggiarci le radici ma lasciare che i rami protendano verso il cielo, per far in modo che possano riempirsi sempre di nuove gemme, foglie e frutti e di rinnovarsi continuamente.
Il passato è la rampa di lancio verso il futuro che stiamo costruendo oggi, ma se continuiamo ad incatenarci ad esso non spiegheremo mai le ali verso l'immenso che ci attende...

lunedì 28 novembre 2011

Dimensioni dell'Anima - Comunicato stampa

Anna Rita Scheri, oltre ad essere una donna di valore, è artista geniale e poliedrica, in un panorama artistico nazionale piuttosto scontato ai giorni nostri, lei si presenta come protagonista assoluta della sua arte. Nelle parole di una grande pittrice, Marinella Letico, si ritrova la sintesi delle opere pittoriche della Scheri: “ .. nelle immagini i silenzi ,l'ansia, il desiderio di un Altrove e di un Altro, ma anche la disperazione di una Maddalena che sublima il dolore con l'amore. Anna Rita gioca spesso con l'anima, esce da un uovo a pugno chiuso, si siede tranquilla sul mare, cerca mille dimensioni, s'immagina sospesa, insegue l'Amore, cade, racconta il dolore poi il resto bisogna inventarselo, questo è meraviglioso” perché i suoi dipinti “Fortemente sensitivi, si accostano ad apparizioni dalle caratteristiche informali ed eterogenee. Vibrazioni cromatiche che coinvolgono e sorprendono.” –  ed in questo l’artista - “ trasforma la sua arte e prosa in emozioni calde e passionali, trasfigurazioni liriche o grafiche, visionarie contrastanti e contrastate dalla di lei passione. La Scheri - quindi - analizza il suo mondo circostante, evidenzia nella ricerca del mistero che si fronteggia con l'umana psiche, immagini e pensieri che custodiscono bellezze effimere e si innalzano su mondi ignoti. (G. L)”

Nel suo romanzo “Protagonista di vita” invece, questa artista ci propone un racconto su un tema che le sta particolarmente a cuore: la forza dell’amore come mezzo per la conquista personale di indipendenza e libertà, la sintesi del sentirsi viva come donna, madre e amante. Il libro è un vero e proprio trattato sull’uso dell’amore come strumento di vita.
Il racconto appassiona e scorre velocemente in un crescendo entusiasmante dove la Scheri ci fa sperimentare scene che spesso rimuoviamo dalla mente per la paura che amare significhi perdere il controllo di se stessi in una società in cui la razionalità e l’apparire ad ogni costo sono gli obbiettivi primari dell’uomo. Protagonista di vita ci fornisce gli strumenti per ritornare ad essere padroni della nostra esistenza utilizzando la forma più semplice e naturale: amare sempre e comunque e in completa libertà di esistere, di esprimere senza paura la propria personalità, cercando di arrivare a divenire ciò che si è realmente. (L. L.)

giovedì 24 novembre 2011

Comprare l'emozione ....

Un libro, PROTAGONISTA DI VITA, che ho scritto con il cuore e che i miei lettori hanno contribuito a farmi amare maggiormente, grazie ai loro commenti di apprezzamento sincero. Un libro si inizia a scriverlo per se stessi, poi alla fine invece ti accorgi che lo hai scritto per lasciarlo alla gente, ai lettori, affinchè riescano a carpirne il messaggio che racchiude, diverso per ogni persona che lo legge e lo fa proprio, ma simile per tutti perchè le parole racchiudono l'amore che non ha confini, non fa distinzioni ... non si cela mai a nessuno .... si dona come un bel frutto maturo sulla pianta della vita, che a volte ci è sconosciuta, ma che ci invita, attraverso l'amore (il suo frutto appunto) a viverla appieno ....
Ogni autore spera che il suo libro sia un successo, che lo faccia emergere e lo elevi a al di sopra della massa. Ogni autore chiede comprensione, possibilità.... il proprio posto dentro il Cielo, ma in questo periodo in cui la Cultura sembra esser passata in secondo piano, molti sono i libri, di valore, che restano chiusi in scatoloni dentro magazzini di case editrici, se non soltanto come file, dentro un pc.... E si perdono, si dimenticano. Ho letto libri scritti con grande maestria e pieni di emozioni e di bellezza che non ho mai visto esposti in librerie... che non ho più visto da nessuna parte .... Persi per sempre ... e me ne sono rammaricata. Ho evitato di legger libri di autori conosciuti grazie a piattaforme televisive inesistenti, inconcludenti, fatte solo di apparenze, che hanno trovato posto nelle vetrine di mega librerie che cercano solo di vendere la quantità della demenza e non la qualità dell'intelligenza o del sapere ...
La Cultura di un popolo si basa sulle narrazioni di chi sa narrare e apporta nuove conoscenze .... nuove idee, nuove e vecchie emozioni .... e la stiamo distruggendo perchè si preferisce 'merce' ben confezionata posta davanti agli occhi invece della ricerca, della scoperta ... dell'attrazione sentita con il cuore.
Il mio augurio per questo nuovo Natale alle porte, contornato da una crisi economica galoppante, diventa, a questo punto, quello di andare alla ricerca di ciò che ci ispira un'emozione, di ciò che è stato scritto con il cuore ... tralasciando le vetrine piene di luci e di addobbi colorati che ci invitano a comprare principalmente ciò che non è ....






martedì 15 novembre 2011

Morte e Resurrezione

Ogni cambiamento porta sofferenza e dolore.... Ogni cambiamento se non è sostenuto dalla Forza e dal Coraggio non sarà mai un vero cambiamento, ma un semplice rivoltamento d'abito ....

Dentro una morte c'è sempre una resurrezione e le morti e resurrezioni interiori sono sempre intense ... e una volta innescato il meccanismo non si può tornare indietro ...

martedì 8 novembre 2011

Vita da protagonista, primadonna da sempre

Anna Rita Scheri, artista geniale e poliedrica, è protagonista assoluta della sua arte dove compie miracoli filologici nel suo narrare, prorompendo in armoniosi caleidoscopici fluidi, capaci di arrivare negli antri segreti della memoria dell’ascoltatore, o penetrare il labirinti dello sguardo per poi frangere le barriere che dividono scrittura e pittura.
PROTAGONISTA DI VITA, romanzo di Anna Rita, storia di amori audaci, tanto fragili quanto tempestosi e passionali, frantuma le ipocrite convenzioni metropolitane, fa scempio di quell’annoiato grigiume perbenista e ne smaschera il sistema mentale che degenera in soffocante conformismo. Un amore metafora di un ritratto incompiuto, non nella tecnica, ma nell’animo, un amore devastante che si fa gioco delle geometrie della normalità, ma che si insinua indiscreto nei meandri del corpo, allo stesso modo di un magma che viene di lontano, irrefrenabile, inesorabile, fino a diventarne padrone. E il pensiero si denuda, si deforma, diventa orizzonte, la linea di confine tra tutto e nulla, tra sempre e mai. Una donna, al centro dell’universo narrativo, dirige il ritmare della storia, genera una scrittura essenziale, perfezione lirica che si nutre di struggente fatalità: questo noi siamo -pare che voglia dirci- carne e parole non dette! Ma Annarita dice e si fa vessillifera d’amore e libera tutta la sensuale energia interiore.
Una donna, un’artista di valore assoluto in un panorama artistico nazionale piuttosto scontato ai giorni nostri. Nel suo stile, che ricorda molto da vicino George Sand nella suo essere essenziale, ha il ritmo gioioso delle gocce d’argento, quelle che intrecciano preziosità negli ultramondi dell’amore. In conclusione, un romanzo, un dipinto a più tele, un polittico si direbbe, dove i frammenti di vita emanano forti sensazioni, dove il romanticismo si riprende i suoi confini onomatopeici. Leggi una frase e chiudi gli occhi, e senti il calore incandescente dei corpi, ne percepisci l’armonioso, ancorché incalzante,  melodioso incedere della libertà. Afferri con mano l’atipicità innovativa e, perché no, rivoluzionaria. Capisci che il tempo malinconico del finto progressismo è finito. Lettura cerebrale, dunque, non certo adatta per spiriti mediocri e sazi né, tanto meno, per individui sbiaditi di  conformismo che altro non desiderano che modificare il proprio sopravvivere a propria noia a e somiglianza. Questo è “PROTAGONISTA DI VITA” di Anna Rita Scheri.
(F D R)

domenica 6 novembre 2011

Comprendere cosa sia l'Amore non è facile ma ... solo se lo si ricerca, senza la paura di dover affrontare prove durissime, se ne comprenderà il vero significato ...

Quanto sarebbe più facile se ci si rendesse conto che si ama qualcuno  solo perché  rispecchia ciò che noi siamo, perché rispecchia le nostre mancanze o i nostri desideri. Sarebbe più facile se si comprendesse che la persona che “abbiamo scelto” di amare ci serve per migliorare e andare avanti nel cammino della Conoscenza di Sè. Ma siccome nessuno vuole accettare questa verità, si preferisce mollare e cambiare partner nel momento della difficoltà pur se l’amore non è ancora  finito, e non si fa altro che saltare di palo in frasca dentro a situazioni simili alla precedente, con una persona che ha in sé le stesse caratteristiche di quella appena lasciata o che ci ha lasciato, lamentandoci che poi: sono tutti uguali! Sarebbe molto più giusto rendersi conto che non sono gli altri ad essere tutti uguali ma che, semplicemente, siamo noi ad essere sempre gli stessi  e come tali scegliamo tutti i partners con caratteristiche simili che ci creano gli stessi problemi e le stesse situazioni.
A volte può succedere invece che ci si lascia perché solo uno dei due ha compreso e ha salito uno o più gradini della Conoscenza, mentre l'altro, ignaro,  è rimasto indietro ... e nell’ignoranza della comprensione si oppone alla separazione duramente e con sofferenza. (anna rita scheri/06-11-2011)

martedì 1 novembre 2011

Certezze indubbie...



Parlare con persone che hanno solo certezze ha dell’incredibile parossismo! Sembra che nulla li scalfigga. Nessun dubbio, nessuna altra possibile realtà sembra possa lambirli sia pur velocemente, così come fa un manto leggero che passa loro accanto portando con sé un alito di vento, tanto quanto un temibile uragano che spazza via tutto ciò che incontra! Perché nessuna altra possibile realtà, se non la loro, viene considerata nei margine della logica rigorosa del pensiero che appartiene ad una mente che sembra rappacificata con il tutto e che appare loro lucida e perfetta. Essi riescono talmente bene a seguire il filo assoluto dei loro ragionamenti che, a priori, tutto ciò che da un altro interlocutore arriva è sbagliato nel ‘prescindere’. La NON cognizione che qualsiasi altra cosa possa esistere al difuori della loro logica e precisa argomentazione e/o convinzione possa anche essere giusta e buona, li porta a vivere dentro un mondo squadrato dove nulla può essere rimosso o tanto meno messo in dubbio da punti interrogativi o da incertezze. Il vago, non vi alloggia, il senso di smarrimento non può dimorarvi. Il loro quadrato, squadrato tanto perfettamente, è il luogo ove tutta l’imperfezione del mondo è stata rimossa e posta “al difuori”, considerata criticamente come sbagliata, confusionaria, impossibile e malevola. Quando parli non ti ascoltano, quando esprimi dissenso ti condannano, quando provi a contraddirli alzano la voce perché non accettano di essere contraddetti! Nella paura che il loro bel castello di carte possa essere distrutto, li pone sempre a difesa della loro non esistenza e della non accettazione del dubbio o di una altra possibile verità. E con questo, sono lontani dal comprendere che nello stesso attimo in cui negano l’altro, il diverso, negano l’amore e la comprensione anche per loro stessi! Rigidi, imbalsamati, coloro che continuano ad esprimere solo e perenni certezze, non riescono ad esprimere sentimenti … ed Emozioni!

 (Quadro: Combattimento di galli - ar scheri)

giovedì 20 ottobre 2011

Costruire o Piantare

“Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare. I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito, ma presto o tardi concludono quello che stavano facendo. Allora si fermano, e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato. Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano. Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere. Esso richiede l’attenzione del giardiniere, ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere come in una grande avventura." (Paulo Coelho)

domenica 25 settembre 2011

Ciò che fa la differenza...

Io credo, ho sempre creduto, che sia l’amore a fare la differenza dentro la mia vita e dentro vita di chiunque. L’Amore principalmente, ma anche tutte i sentimenti e tutte le emozioni vissute dentro le situazioni, gli attimi di respiro, dentro ogni passo sulla strada che stiamo percorrendo. Tutte le persone che incontriamo e che ci ‘obbligano’ a vivere situazioni negative o positive le abbiamo, in qualche modo, attratte noi. Se la rabbia ci appartiene incontreremo la rabbia, se l’ambiguità fa parte del nostro carattere, chi avvicineremo sarà un essere ambiguo, e così via... Se è l’Amore che ci guida, i nostri occhi incontreranno Amore. So che in molti obietteranno queste parole, ma basandomi sulla mia esperienza, nel ricordo di situazioni passate ho poi riscontrato che ciò che io cercavo era solo una mia mancanza, la stessa mancanza di chi avvicinavo, rispecchiandomi in essa. Ciò che incontravo era solo ciò che ribolliva in me e che gli altri scatenavano perché simili nel mio ribollire… Dentro ogni esperienza ho trovato una lezione da imparare e ho compreso che tutto ciò che mi è stato dato in negativo, è stato solo in base a ciò che io potevo sopportare, né più né di meno… E’ stato solo in base al calcolo di una crescita interiore che non potevo rifiutare. Niente avviene per caso e poche sono le cose che ci travolgono senza che noi stessi non le abbiamo in qualche modo attivate. Ciò che dentro di noi si rivela anche all’esterno… E l’esterno può intaccare la nostra anima solo per farla evolvere… nella Conoscenza di chi siamo, cosa vogliamo e dove vogliamo andare e che solo noi possiamo decidere di accettare e cercare… o rifiutare. (ar scheri)

giovedì 22 settembre 2011

PRESENTAZIONE al romanzo

“Sono emozionata e felice di segnalarvi questo libro. Conosco l’autrice da molti anni, da quel lontano dicembre nel quale Anna Rita partecipò all’Hoffman Quadrinity Process. Anna Rita è davvero un’ARTISTA e non solo perché dipinge e scrive in un modo che io apprezzo molto, ma perché ha avuto e continua ad avere il coraggio di CREARE ogni giorno la sua vita, accettando le difficoltà e trasformandole, ove possibile, in opportunità. Questo libro parla di libertà e amore, questo libro parla in toni molto intimi dell’essere donna, questo libro parla di Anna Rita. Lo si legge in un fiato e credo che per ogni donna sia facile identificarsi in alcuni passaggi, in alcune emozioni e soprattutto nella girandola della vita. Quando sono arrivata alla fine ho pensato: «Perché Anna Rita non è entrata di più a descrivere il suo mondo interiore? Perché non ha spiegato cosa significa per lei essere libera nell’amore?». Avendo la fortuna di conoscere Anna Rita e di aver seguito il suo bellissimo e tortuoso percorso, queste domande arrivavano e le ho girate all’autrice. Ma ancor prima di ottenere risposte da lei, ho sentito dentro di me qualcosa muoversi: quei non detti, quelle sfumature, trovavano in me colori e forme. Proprio per il fatto che Anna Rita “non dice”, permette a chi legge di fare suo il racconto, di usarlo come stimolo per trovare in sé uno spazio di riflessione.” 
Daniela Wenger Uslenghi (Psicologa. Insegnante del metodo Hoffman, socia fondatrice dell’Istituto Hoffman Italia)

venerdì 26 agosto 2011

Il pensiero, la parola, l'immagine

Se solo si potesse trasmettere la purezza del pensiero tale e quale, così come scaturisce nella sua armonia creativa... Se solo potessi.... Le parole anche se attente a seguire il vero pensiero creano confusione troppo spesso. Io, che uso per mio mestiere sia parole che immagini, mi sono resa conto che l'esattezza o la verità del pensiero, chiamatela come volete, sta solo nell'immagine che si crea perchè rimane pura. Rimane pura l'emozione che l'ha scaturita e rimane pura l'emozione che rimanda al pensiero di chi ne usufruisce... senza essere intaccata dal dubbio... (ar s)

giovedì 25 agosto 2011

L’Artista

E’ facile immaginarselo come chi ha il dono innato per le parole, i ritmi, il disegno, i colori, le sfumature, le armonie compositive, ma, in realtà, l’Artista non è un essere umano, è  uno stato d’animo che comprende una visione della vita differente dal normale accentuandone il malessere.
E’ la percezione di tutto ciò che oltre, dell’irreale; è la sublimazione dei sentimenti come l’Amore, l’Odio, la Rabbia, la Passione, che vengono masticati, digeriti e vomitati sulla tela, sui fogli bianchi; è la sublimazione delle passioni nella ricerca di emozioni forti e devastanti; è la conoscenza della vita attraverso la ricerca della 'morte' come passaggio e oblio dovuto e ambito per sfuggire ad una realtà che non accetta e non gli appartiene.
Per essere un Artista bisogna sentircisi dentro, calarsi dentro la propria anima comprendendone l’essenza e la grandezza… la diversità!
Per essere Artista bisogna calarsi nella vita e passarle oltre… oltre il significato visibile e apparente.
Non basta vestire i panni del pittore, del musicista, del poeta per diventare Artista, perché l’essere Artista è prettamente una condizione elevata di vita interiore, molto spesso incomprensibile ai più ed è per questo che per “comprendere” un Artista bisogna amarlo, ma di un amore unico, paziente, forte, incondizionato. (ar s)

domenica 21 agosto 2011

INVICTUS di William Ernest Henley

Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio gli dei qualunque essi siano
per l'indomabile anima mia.

Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.

(Non importa quante catene ci mettono ai piedi, un’anima indomabile sarà sempre libera. Non importa quanto e come si parli di libertà se si mettono catene alla propria anima tentando di governare sulle anime altrui)

giovedì 18 agosto 2011

Artista è ...

 “Artista è soprattutto
colui che è dotato spiritualmente
che esprime le
vedute di
concepibili apparizioni nella
natura… gli artisti percepiscono con facilità
la tremolante grande luce
il calore
il respiro degli esseri viventi
l’arrivare e
lo scomparire… Sono degli eletti,
frutto della madre terra
gli uomini migliori. Sono facilmente eccitabili
e parlano una loro lingua…
Eppure che cos’è il genio?
La loro lingua è quella degli dei
ed essi vivono qui in paradiso.
Questo mondo è per loro il paradiso.
Tutto è canto
e simile agli dei…
Essi non hanno bisogno di sondare
tutto ciò che dicono
lo dicono,
e così deve essere per eccezionale predisposizione.
Sono scopritori.
Esseri divini, eccezionalmente dotati
universali, onniscienti –
semplici esseri viventi.
Il loro contrario è il prosaico,
l’uomo qualunque.”
(da una poesia di Egon Schiele – pittore espressionista austriaco)

martedì 16 agosto 2011

La Libertà di essere se stessi...

....ma cosa è la Libertà? La Libertà è semplicemente riuscire ad essere se stessi sempre!  Mentre troppo spesso io vivo circondata dall'ipocrisia del mondo. La Libertà è verità! Ma la verità è un pane impastato con crusca amara e che sa di sale... e che nessuno vuol mangiare...  La Libertà non è bontà... ma Arte... nel sapersi dare, accettare, vivere. E gli artisti non sono esseri "buoni"...  ma crudi, duri e reali, dentro la loro irrazionalità ed il loro oltre... al di sopra del mondo... Perciò, a me che sono un Artista, non chiedetemi di essere buona! Non lo sono! Io sono solo Libera di essere me stessa! (anna rita scheri)

lunedì 8 agosto 2011

Ed ascolto...

…i rumori del silenzio
un battito di ciglia
il fruscio di un’ala
il desiderio dell’averti.
Luce che si frappone
ondeggiando tra il buio
e l’anima sopita
di assorti tuoi pensieri
appesi a campanelli
che danzano nel vento.
I rumori del silenzio
l’immagine del sorriso
 che stridono
su parole composte
in armonie leggere
chiuse dentro
vetri iridescenti
di scatole cinesi.
Canti muti
di vigili sirene
su scogli immobili
nel rifrangersi dell’onda
bianca di spuma sparsa.
Ed ascolto
vibrazioni sorde
sulle corde tese
nell’arco del silenzio…
del tuo silenzio.

anna rita scheri (da 'Come in un volo... dentro un sogno)

domenica 7 agosto 2011

Commenti di alcuni lettori su "PROTAGONISTA DI VITA"


Ø BARBARA: Protagonista di vita ovvero la libertà dell'amore, libro attualissimo, che fa rivivere la realtà degli anni 80' con le sue ipocrisie ed i suoi tabu. Realtà riportata magnificamente dall'autrice Anna Rita Scheri che narra il suo percorso di donna libera, passionale, con i suoi tormenti interiori, le sue paure, le sue gioie, alla ricerca di una libertà e di un amore puro, lontano da falsi schemi sociali, falsi perbenismi. dove la ricerca di purezza di sentimenti ne fanno una protagonista indimenticabile!

Ø  HELENE ANNE-MARIE: l'ho letto e lo consiglio a tutte le donne perché è scritto da una donna che ha sofferto e lottato in nome dell'Amore. Nel tuo libro, Rita, ho riconosciuto un po’ di me e di tante donne coraggiose che non hanno mai smesso di  credere che "è possibile......." cosa? Lo scoprirete leggendo questo meraviglioso libro. Correte a comprarlo, vi farà ridere, piangere.. insomma.. vi farà vivere!

Ø  VINCENZO: Ho dovuto smettere inizialmente la lettura del libro perché mi sono sentito catapultato in struggimenti amorosi tra Sibilla Aleramo e Campana e non volevo fare torto a me stesso e all’autrice. Ho divorato poi il libro e d’impeto volevo scrivere le mie considerazioni, mi sono fermato perché ancora una volta son tornato a considerare l’amore impetuoso della Aleramo per il giovane amico (il più duraturo). Quante similitudini, quanta voracità d’amore, quanta QUANTITA’ (mi sia consentito il termine). E’ un libro splendido che prende dentro, ma credo che l’autrice non ha voluto terminare. Come quei film sospesi. Quei film la cui trama ti tiene fermo, inchiodato fino alla fine per darti la soluzione e poi…. Niente e ti chiedi: ma cosa voleva dire il regista? Forse questo? Forse quest’altro? Probabilmente perché è ancora tutto da scrivere. Una donna innamorata dell’amore. Ma è l’amore che fugge da lei o è lei che fugge dall’amore? E'un libro splendido che prende dentro ma credo che l'autrice non ha voluto terminare. Come quei film sospesi . Quei film la cui trama ti tiene fermo inchiodato fino alla fine per darti la soluzione e poi niente . e ti chiedi ma cosa voleva dirti il regista? Forse questo forse quest' altro? Probabilmente e' perche' e' ancora tutto da scrivere . Una donna innamorata dell'amore . Ma e' l'amore che fugge da lei o e' Lei che fugge dall'amore ?

Ø  ELISA: ....il tuo libro è molto profondo....diciamo che va riflettuto....mi piace.

Ø LINO: il libro della mia amica Anna Rita Scheri, “Protagonista di vita”, descrive la vita passionale di una donna e dei suoi amori. Leggerlo emoziona, ad alcuni uomini servirà a darsi una regolata, a qualche donna a non aver paura di essere femmina. Libro bello e vero.

Ø  BENEDETTO: ho letto il libro, anzi divorato, come divoro tutti i libri che mi piacciono, grazie.

Ø  PRISCILLA: nonostante le mie giornate colme di cose da fare ho divorato in poche ore il romanzo... MI PIACE!! anche se non sarà il mio commento a cambiarti la vita però ti faccio i miei più sentiti complimenti... è un vortice di emozioni e....ahimè mi specchio in innumerevoli situazioni che hai vissuto anche tu.


sabato 6 agosto 2011

Protagonista di vita, dal Capitolo I - Parte Prima

Fui concepita per sbaglio e nello sbaglio i miei genitori sperarono fossi un maschio. La speranza venne delusa dal vagito di una bambina. Vagito che si trasformò in breve tempo in pianto… Chissà perché alcune bambine piangono sempre!?
Uomini, continuamente circondata da uomini… La mia infanzia è stata affollata di uomini! Oltre a mia sorella più grande di me di soli dieci mesi ed una più piccola di tre anni, vivevo la mia giornata assieme a un numero consistente di cugini e loro amici, tutti maschi, che seguivo mentre andavano a caccia di lucertole alle quali, dopo aver tagliato la coda, veniva loro riservato l’onore di essere bruciate sul fuoco dentro un barattolo di latta, e di farfalle alle quali venivano, grazie a Dio, strappate solo le ali.
Mentre io vivevo circondata da maschi, nella mia famiglia c’erano troppe donne! Finalmente però, dopo tre femmine, un giorno arrivò un maschio e due anni dopo il secondo, con grande gioia di tutti, ma io continuavo a piangere attaccata alle gonne di mia madre… Chissà perché alcune bambine piangono sempre!?
Divenuta poco più di una bambinetta che aveva imparato a cambiare le fasce ai neonati, feci anche mio l’incubo di doverli poi “guardare” quei due maschi ormai cresciuti quando, a volte, mia madre ce li — a me e mia sorella — affidava.
Difficile divenne crescere dentro una famiglia dove vigeva il culto del maschio! La cura della casa delle bambole venne sostituita con la cura della casa, quella vera, con l’obbligo di rifare i letti anche ai due ragazzi, a stirar loro, in seguito, maglie e camicie e a cucinare. Adoravo e adoro i miei fratelli, ma devo confessare che, quando mi scontravo con i loro privilegi, li odiavo! Solo i maschi avevano il permesso di non fare nulla, anzi, ciò che volevano. Solo ai maschi era permesso di scegliere una scuola più adeguata e importante, solo ai maschi era concesso il privilegio di poter pensare poi all’Università. Fin da piccola mi sono sentita ripetere che a noi donne di casa sarebbe bastata una semplice scuola professionale, di al massimo tre anni, che ci preparasse poi al mondo del lavoro e inutili furono le mie ribellioni. Continuai a piangere da sola… chissà perché?

giovedì 4 agosto 2011

La Libertà dell'Amore


 

Oltre il reale (particolare)
Ho sempre pensato che l’amore fosse il sinonimo di libertà, che fosse l’unico sentimento da non imbrigliare e da non evitare. L’unico sentimento che ti permette d’indossare un paio di ali per volare al di sopra della quotidiana mediocrità della vita! Qualcosa che ti scoppia dentro al di sopra delle convenzioni di un vivere illusorio ed estremo nelle sue conseguenze banali. Qualcosa che arriva senza preavviso e ti rende simile al languido e passionale rosso tramonto, all’azzurro intenso di un cielo limpido dopo un temporale, al filo d’erba che viene mosso dolcemente e cullato da aliti di vento e a due ali spiegate verso i più lontani orizzonti, senza limiti di tempo e sensazioni.
Questo è l’amore, questo è quello che ho accettato nell’amare perché non ci sono legami o costrizioni che possano tenermi lontano dall’essere incredibilmente pazza di colui che amo. La mia sopravvivenza non c’entra, il mio essere nel mondo non c’entra! L’amore mi pone al di fuori del vivere quotidiano del mondo che mi tiene ancorata a terra e che tende a non lasciarmi andare verso le emozioni. Ma il mio desiderio, la mia passione vola al di sopra e non ha legami né ancore ed è solo libero di andare, di piroettare e di vivere nella sua unica libertà d’esserci e di farsi sentire.