Libertà!!
Quante volte viene nominata? Tante, a volte anche troppe e troppo fuori luogo. Tutti
vogliono, pretendono la Libertà! Difficilmente però ci si rende conto dei condizionamenti che ogni essere umano vive dentro la sua quotidianità. Le
persone che si frequentano, la famiglia, la società, lo Stato… e non ultime o meno importanti, le condizioni
ambientali e climatiche con cui si interagisce, fin dal giorno della nascita
limitano la Libertà, spesso l’annullano, ma difficilmente ce se ne rende conto.
Il desiderio egoistico finalizzato a esaudire i soli propri bisogni dentro una
società che li determina, limita la libertà!
E’
stato appurato a livello scientifico (prof. Abstein) che il condizionamento
dentro la nostra esistenza è dovuto al 50% dai nostri geni e al 50%
dall’ambiente in cui viviamo. Come uscirne allora? Come conquistare la tanto
agognata Libertà?
La
realtà in cui viviamo la si percepisce indubbiamente attraverso i 5 sensi.
Attraverso di essi Il mondo che ci appare è un mondo preordinato, lontano
dall’assetto vero della Natura. Una natura che è assoluto altruismo mentre
l’uomo è prettamente diretto dal proprio egoismo e spinto dal continuo ‘obbligo’
di soddisfare i propri bisogni. E la cosa sconcertante è che solo il 10% delle
persone sembra sappiano cosa significa ‘essere
altruisti’… l’interagire cioè con i bisogni degli altri e non solo dei propri.
Se diamo uno sguardo al passato ci si rende conto che, a causa di Governi,
Chiese e Religioni assolutiste, gli uomini, alla ricerca della libertà, si sono
ribellati. Purtroppo però la ribellione si è rivolta anche a quella che possiamo chiamare Divinità, e
quindi alle sue leggi e al piano evolutivo che le appartiene. Nel corso dei
millenni gli uomini hanno dato vita a rapporti individuali, familiari, di
gruppo e sociali basati molto sul piacere personale e sul desiderio emotivo
molto consono ad un’età adolescenziale che, a rigor di logica, dovrebbe avere
un tempo limitato, ma in cui sembra invece essere rimasti incastrati. In questo
modo gli esseri umani si sono contrapposti alla Legge della Natura che chiede
all’uomo di creare e non di
distruggere. Gli strumenti che la Natura - o Divinità - ha dato all’uomo sono
finalizzati allo sviluppo della Coscienza in modo che esso possa condurli verso
il rispetto della Legge di Evoluzione.
Ma dov’è oggi la Coscienza?
Ma dov’è oggi la Coscienza?
Anno 2012, il nostro presente è segnato dalla preoccupazione del prossimo
futuro. È un po’ di tempo ormai che stiamo vivendo dentro una crisi economica
che ci preoccupa, ma difficilmente ci si rende conto che la crisi peggiore che
ci sta investendo è quella strutturale dell’intero sistema di vita che ci ha
governati finora. Un sistema basato sull’individualismo egoista ed egocentrico,
del solo proprio ‘orticello’ da coltivare, un sistema basato sullo sviluppo
dell’io che ha stravolto completamente la Legge della Natura. È la cultura del
materialismo quella che ci ha fatto perdere completamente il senso esoterico,
la dimensione della spiritualità, e che si sta sgretolando perché il consumismo
sta arrivando alla fine del suo viaggio.
Dove e cosa ci porterà tutto questo?
Quando qualcosa finisce, per forza di cose qualcos’altro inizia. Ma come
finirà? Con quali presupposti si inizierà un nuovo ciclo? La storia ci insegna
che ogni passaggio evolutivo è segnato da una guerra. Dovremmo arrivare a tanto
anche stavolta? O l’uomo sarà in grado di darsi un’altra alternativa? In quanti
sono pronti a comprendere che in questo periodo storico stiamo andando verso un’evoluzione
individuale e collettiva ‘naturale’ e che dobbiamo prenderne Coscienza? Ci
stiamo trovando in un momento molto particolare della storia dell’umanità, che
si presenta di rado, in quanto si dice che la Terra stia in una fase di passaggio
fra due grandi Cicli o Ere. Qualcuno lo chiama ‘Deserto’ e non solo perché ogni
valore etico e la vera Bellezza sono spariti dalla nostra vita, ma anche perché
è necessario lasciare andare tutto ciò che non è essenziale al prosieguo della
vita su questo pianeta.
E qui riprendiamo il discorso sulla libertà, una libertà minata da sempre
da quel senso di paura che ci portiamo dietro da millenni e che ci ha resi
schiavi di chi gestiva il potere parlando di Libertà… un potere che ancor più esiste
oggi e in modo peggiore, perché ancora più occulto! Un potere a cui tentiamo
sempre di ribellarci rimanendone incastrati, perché la libertà che pretendiamo
è solo nostra, senza calcolare i bisogni dell’altro, il rispetto che dobbiamo
agli altri e dimenticandoci di ciò che significa la parola altruismo. Ma
difficilmente capiremo il suo significato se prima non comprendiamo noi stessi,
non comprendiamo chi siamo e l’ambiente che ci circonda. Jung
riteneva che l’unica maniera per guarire l’“ombra collettiva” fosse quella di
lavorare assiduamente sulla propria. In termini “terapici”, significa abituarci
ad osservare noi stessi, cioè: cogliere la nostra ombra in modo da comprendere
che accusiamo gli altri solo per cose che abbiamo represse dentro di noi e che non
abbiamo il coraggio di fronteggiare.
In
questo periodo storico tutto ci chiede invece di fronteggiare noi stessi, la
nostra ombra, le nostre paure e di fare delle scelte! Di cominciare a
comprendere che più che di libertà, bisognerebbe parlare di libero arbitrio,
della la facoltà che abbiamo di scegliere!
Fino ad ora abbiamo scelto in modo egoistico, abbiamo pensato solo ai
nostri bisogni, desideri, anche a scapito di qualcun altro… Oggi il libero
arbitrio dovremmo usarlo per desiderare di cambiare il nostro atteggiamento
verso il prossimo, in modo da creare un
legame e far in modo d’essere un unico corpo che interagisce con l’ambiente
cambiandolo, perché a sua volta l’ambiente cambierà noi. Noi siamo esseri
sociali e ogni nostro comportamento o azione è rivolta verso gli altri, all’apprezzamento
da parte della società in linea con quei valori che essa ci pone di fronte.
Guarire l’”ombra collettiva” partendo dalla propria ombra, dal proprio sé, significa
quindi riuscire a cambiare i valori dell’ambiente dove viviamo, inserendo
valori altruistici come il condividere e prendersi cura degli altri. Cambiando
cioè i nostri atteggiamenti, scegliendo di cambiare. Prendiamone Coscienza …
(anna rita scheri)
Bravissima! Finalmente qualcuno che ha il CORAGGIO di dire cose VERE che altri vogliono far finta che non esistano!!!
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