lunedì 21 maggio 2012

L'amore del bisogno

Viviamo tutti nell’errata idea che l’amore sia sostenuto dal bisogno. Siamo cresciuti dentro la  malsana idea che l’anima gemella fosse l’altra metà della mela di cui non possiamo fare a ameno per formare il frutto completo dell’amore. Quando parliamo del nostro fidanzato/fidanzata, marito/moglie o amante, diciamo spesso: è la mia metà! Ma la metà di cosa? Noi siamo esseri completi , di quale altra metà dovremmo aver bisogno? L’amore basato sul bisogno, e dovremmo rendercene conto  prima di impazzire dalla noia o dal dolore quando ci accorgiamo che l’altra metà marcisce e non ci sostiene più, ricominciando la ricerca di un’altra metà fittizia, è malato! E l’amore malato non dà felicità. È la compensazione di una mancanza che ci tormenta, di una necessità che ci fa vivere mezza vita e che chiede continuamente compensazione attirando un’altra mancanza ed un’altra necessità. E la compensazione si trasforma quindi in simbiosi … il non riuscire più a vivere, a nutrirci, a piangere o gioire senza l’altra metà che ci sostiene e che sosteniamo. E diventiamo come una colonna che pur essendo nata  per vivere perfettamente eretta,  ma priva della convinzione della sua stabilità, si appoggia ad un’altra colonna affetta dal suo stesso male e che le si avvicina piegandosi pericolosamente per essere a sua volta sostenuta. Perpetrando in questo modo,  l’ennesimo inganno dell’amore del bisogno. Ed entrambe le colonne non si renderanno conto mai  che se una di loro alla fine crolla, anche l’altra la seguirà e che ciò che credevano fosse amore era stato solamente un bisogno di sostegno, il bisogno del proprio io malato. Di un ego che chiede solamente, invece d’esser l’io di un desiderio sano. Perché l’amore è solo desiderio e mai bisogno.
“Io ho bisogno di te”, non c’è frase più sbagliata nell’amore, ma gioiamo nel sentircela dire credendo stupidamente che sia il sinonimo dell’io ti amo veramente …. mentre è solo la menzogna dell’amore che non c’è. (anna rita scheri)