martedì 8 novembre 2011

Vita da protagonista, primadonna da sempre

Anna Rita Scheri, artista geniale e poliedrica, è protagonista assoluta della sua arte dove compie miracoli filologici nel suo narrare, prorompendo in armoniosi caleidoscopici fluidi, capaci di arrivare negli antri segreti della memoria dell’ascoltatore, o penetrare il labirinti dello sguardo per poi frangere le barriere che dividono scrittura e pittura.
PROTAGONISTA DI VITA, romanzo di Anna Rita, storia di amori audaci, tanto fragili quanto tempestosi e passionali, frantuma le ipocrite convenzioni metropolitane, fa scempio di quell’annoiato grigiume perbenista e ne smaschera il sistema mentale che degenera in soffocante conformismo. Un amore metafora di un ritratto incompiuto, non nella tecnica, ma nell’animo, un amore devastante che si fa gioco delle geometrie della normalità, ma che si insinua indiscreto nei meandri del corpo, allo stesso modo di un magma che viene di lontano, irrefrenabile, inesorabile, fino a diventarne padrone. E il pensiero si denuda, si deforma, diventa orizzonte, la linea di confine tra tutto e nulla, tra sempre e mai. Una donna, al centro dell’universo narrativo, dirige il ritmare della storia, genera una scrittura essenziale, perfezione lirica che si nutre di struggente fatalità: questo noi siamo -pare che voglia dirci- carne e parole non dette! Ma Annarita dice e si fa vessillifera d’amore e libera tutta la sensuale energia interiore.
Una donna, un’artista di valore assoluto in un panorama artistico nazionale piuttosto scontato ai giorni nostri. Nel suo stile, che ricorda molto da vicino George Sand nella suo essere essenziale, ha il ritmo gioioso delle gocce d’argento, quelle che intrecciano preziosità negli ultramondi dell’amore. In conclusione, un romanzo, un dipinto a più tele, un polittico si direbbe, dove i frammenti di vita emanano forti sensazioni, dove il romanticismo si riprende i suoi confini onomatopeici. Leggi una frase e chiudi gli occhi, e senti il calore incandescente dei corpi, ne percepisci l’armonioso, ancorché incalzante,  melodioso incedere della libertà. Afferri con mano l’atipicità innovativa e, perché no, rivoluzionaria. Capisci che il tempo malinconico del finto progressismo è finito. Lettura cerebrale, dunque, non certo adatta per spiriti mediocri e sazi né, tanto meno, per individui sbiaditi di  conformismo che altro non desiderano che modificare il proprio sopravvivere a propria noia a e somiglianza. Questo è “PROTAGONISTA DI VITA” di Anna Rita Scheri.
(F D R)

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