martedì 21 febbraio 2012

Si parla tanto di Eroi ma ...


Il vero eroe è solo colui che sa guardare e non accetta il mondo per come è e si arma per cambiarlo, anche se sa che potrà farsi male combattendo.... anche se sa che potrà venir deriso, umiliato.... isolato.
Il vero eroe è colui che, conoscendo se stesso perché ha combattuto per l’evoluzione interiore, sa cosa deve combattere e contro chi combattere...
Egli piangerà da solo nella sua anima, nella notte, prima che il sole mostri il suo volto.
Egli sorriderà ad ogni vittoria pur sapendo che ha davanti ancora tante battaglie da affrontare e sconfitte da cui risollevarsi e senza gridare al mondo la sua compiacenza, perché avrà fatto solo il suo dovere.
Il vero eroe è colui che non si lascerà corrompere... perché, conoscendo se stesso e gli altri, saprà essere saggio nel decidere, imparziale nel giudicare... folle nei sentimenti e al di sopra della ragione nel credere in ciò che fa e nel suo cuore. Non avrà paura di affrontare ciò che la vita ogni giorno gli riserverà sia nel bene che nel male, nell’odio e nell’amore … nell’ombra e nella luce ….
anna rita scheri

mercoledì 15 febbraio 2012

Fronteggiare la propria "ombra" per cambiare l'ambiente

Libertà!! Quante volte viene nominata? Tante, a volte anche troppe e troppo fuori luogo. Tutti vogliono, pretendono la Libertà! Difficilmente però ci si rende conto dei condizionamenti che ogni essere umano vive dentro la sua quotidianità. Le persone che si frequentano, la famiglia, la società, lo Stato…  e non ultime o meno importanti, le condizioni ambientali e climatiche con cui si interagisce, fin dal giorno della nascita limitano la Libertà, spesso l’annullano, ma difficilmente ce se ne rende conto. Il desiderio egoistico finalizzato a esaudire i soli propri bisogni dentro una società che li determina, limita la libertà!
E’ stato appurato a livello scientifico (prof. Abstein) che il condizionamento dentro la nostra esistenza è dovuto al 50% dai nostri geni e al 50% dall’ambiente in cui viviamo. Come uscirne allora? Come conquistare la tanto agognata Libertà?
La realtà in cui viviamo la si percepisce indubbiamente attraverso i 5 sensi. Attraverso di essi Il mondo che ci appare è un mondo preordinato, lontano dall’assetto vero della Natura. Una natura che è assoluto altruismo mentre l’uomo è prettamente diretto dal proprio egoismo e spinto dal continuo ‘obbligo’ di soddisfare i propri bisogni. E la cosa sconcertante è che solo il 10% delle persone sembra  sappiano cosa significa ‘essere altruisti’… l’interagire cioè con i bisogni degli altri e non solo dei propri.
Se diamo uno sguardo al passato ci si rende conto che, a causa di Governi, Chiese e Religioni assolutiste, gli uomini, alla ricerca della libertà, si sono ribellati. Purtroppo però la ribellione si è rivolta anche a  quella che possiamo chiamare Divinità, e quindi alle sue leggi e al piano evolutivo che le appartiene. Nel corso dei millenni gli uomini hanno dato vita a rapporti individuali, familiari, di gruppo e sociali basati molto sul piacere personale e sul desiderio emotivo molto consono ad un’età adolescenziale che, a rigor di logica, dovrebbe avere un tempo limitato, ma in cui sembra invece essere rimasti incastrati. In questo modo gli esseri umani si sono contrapposti alla Legge della Natura che chiede all’uomo di creare e non di distruggere. Gli strumenti che la Natura - o Divinità - ha dato all’uomo sono finalizzati allo sviluppo della Coscienza in modo che esso possa condurli verso il rispetto della Legge di Evoluzione.  

Ma dov’è oggi la Coscienza?
Anno 2012, il nostro presente è segnato dalla preoccupazione del prossimo futuro. È un po’ di tempo ormai che stiamo vivendo dentro una crisi economica che ci preoccupa, ma difficilmente ci si rende conto che la crisi peggiore che ci sta investendo è quella strutturale dell’intero sistema di vita che ci ha governati finora. Un sistema basato sull’individualismo egoista ed egocentrico, del solo proprio ‘orticello’ da coltivare, un sistema basato sullo sviluppo dell’io che ha stravolto completamente la Legge della Natura. È la cultura del materialismo quella che ci ha fatto perdere completamente il senso esoterico, la dimensione della spiritualità, e che si sta sgretolando perché il consumismo sta arrivando alla fine del suo viaggio.
Dove e cosa ci porterà tutto questo? 

Quando qualcosa finisce, per forza di cose qualcos’altro inizia. Ma come finirà? Con quali presupposti si inizierà un nuovo ciclo? La storia ci insegna che ogni passaggio evolutivo è segnato da una guerra. Dovremmo arrivare a tanto anche stavolta? O l’uomo sarà in grado di darsi un’altra alternativa? In quanti sono pronti a comprendere che in questo periodo storico stiamo andando verso un’evoluzione individuale e collettiva ‘naturale’ e che dobbiamo prenderne Coscienza? Ci stiamo trovando in un momento molto particolare della storia dell’umanità, che si presenta di rado, in quanto si dice che la Terra stia in una fase di passaggio fra due grandi Cicli o Ere. Qualcuno lo chiama ‘Deserto’ e non solo perché ogni valore etico e la vera Bellezza sono spariti dalla nostra vita, ma anche perché è necessario lasciare andare tutto ciò che non è essenziale al prosieguo della vita su questo pianeta.

E qui riprendiamo il discorso sulla libertà, una libertà minata da sempre da quel senso di paura che ci portiamo dietro da millenni e che ci ha resi schiavi di chi gestiva il potere parlando di Libertà… un potere che ancor più esiste oggi e in modo peggiore, perché ancora più occulto! Un potere a cui tentiamo sempre di ribellarci rimanendone incastrati, perché la libertà che pretendiamo è solo nostra, senza calcolare i bisogni dell’altro, il rispetto che dobbiamo agli altri e dimenticandoci di ciò che significa la parola altruismo. Ma difficilmente capiremo il suo significato se prima non comprendiamo noi stessi, non comprendiamo chi siamo e l’ambiente che ci circonda. Jung riteneva che l’unica maniera per guarire l’“ombra collettiva” fosse quella di lavorare assiduamente sulla propria. In termini “terapici”, significa abituarci ad osservare noi stessi, cioè: cogliere la nostra ombra in modo da comprendere che accusiamo gli altri solo per cose che abbiamo represse dentro di noi e che non abbiamo il coraggio di fronteggiare.
In questo periodo storico tutto ci chiede invece di fronteggiare noi stessi, la nostra ombra, le nostre paure e di fare delle scelte! Di cominciare a comprendere che più che di libertà, bisognerebbe parlare di libero arbitrio, della la facoltà che abbiamo di scegliere!  Fino ad ora abbiamo scelto in modo egoistico, abbiamo pensato solo ai nostri bisogni, desideri, anche a scapito di qualcun altro… Oggi il libero arbitrio dovremmo usarlo per desiderare di cambiare il nostro atteggiamento verso il prossimo, in modo da  creare un legame e far in modo d’essere un unico corpo che interagisce con l’ambiente cambiandolo, perché a sua volta l’ambiente cambierà noi. Noi siamo esseri sociali e ogni nostro comportamento o azione è rivolta verso gli altri, all’apprezzamento da parte della società in linea con quei valori che essa ci pone di fronte. Guarire l’”ombra collettiva” partendo dalla propria ombra, dal proprio sé, significa quindi riuscire a cambiare i valori dell’ambiente dove viviamo, inserendo valori altruistici come il condividere e prendersi cura degli altri. Cambiando cioè i nostri atteggiamenti, scegliendo di cambiare. Prendiamone Coscienza …  
(anna rita scheri)

giovedì 9 febbraio 2012

Tutti innocenti ....

Siamo tutti innocenti! Come un bambino al primo vagito che guarda con occhi sgranati il mondo e si chiede: "Ma dove sono capitato?"  - Tra gli esseri umani, tesoro ...
Si, siamo tutti esseri umani con facoltà di sbagliare, ma nessuno mai ama ammettere di averlo fatto! La colpa è sempre dell'altro! Il cattivo è sempre l'altro! E noi sempre le vittime innocenti che abbiamo subito e dovuto patire per colpa dei 'cattivi'!
Certo, è vero, pure la Legge dice che si è innocenti fino a quando non si viene dichiarati colpevoli... ma senza l'apporto imprescindibile di un giudice, chi è che stabilisce il ruolo della vittima e quella del carnefice? L'Ego! Semplicemente il proprio Ego! che non lascia ombre di dubbio sul fatto che la colpa è sempre di qualcun altro e mai la nostra. E' lui che ci protegge dal dolore e la vergogna di dover ammettere che siamo stati proprio noi ad aver sbagliato, ad aver causato sofferenza e disagio a qualcun altro... ad aver voltato le spalle a chi ci chiedeva aiuto o comprensione... o a chi ci ha teso la mano nel momento del bisogno,  ma l'Ego ci salva. E' il giudice ben pagato al nostro servizio. Guai a farne a meno... altrimenti saremmo obbligati a guardarci dentro, a valutare i nostri pensieri, le nostre azioni, i nostri comportamenti e le conseguenze che ne derivano. Dio ce ne scampi e liberi!! Poi, se così fosse, dovremmo tentare di cambiare, di resettare la mente e guardare in fondo al nostro cuore... sentire cioè forti dolori alla pancia! E chi è disposto a subire un bel mal di pancia?? Meglio che ce l'abbia quell'altro il mal di pancia o il mal di cuore... l'altro, il colpevole!!