lunedì 14 gennaio 2013

Parole

Parole, parole che sono incomprensioni, difetti del pensiero. Parole che spiegano, raccontano, parlano… Parole, che non vengono comprese, alterate, rivoltate come lenzuola di cui si cerca il rovescio del ricamo per  poterlo avere diritto nella reversina. Parole come fuochi che ardono di passione o come ghiaccio che congelano il tepore, il calore, il sentimento che le parole alimentano o distruggono. Parole che spiegano senza dare alcun significato al discorso ben armato, oppure basta una parola per spiegare ciò che si ha nel cuore. Parole. Parole inutili, senza senso lanciate come palle su birilli che cadono colpiti, parole come mattoni che erigono cattedrali che smarriscono le loro guglie al di là del cielo, oltre le nuvole e si perdono come le parole del mistero. Parole che non possono essere pronunciate. Parole urlate, arrabbiate…  parole acchiappate e rigettate. Parole che non senti, parole che non dici, parole non puoi negare eppure neghi. Parole. Parole infilate nel refe della collana come perle per ornare e sgranate come grani del rosario sul pulpito di una chiesa, o lanciate come proiettili da un’arma e che feriscono, uccidono... plagiano. Parole. Parole suonate come tasti di pianoforte o corde di chitarra che seguono le note del pentagramma nell’armonia della vita e si rincorrono, si raddoppiano, si scindono… muoiono e risorgono. Parole che sanno di vomito, di sale, di rose appena colte e che ti assalgono senza via di scampo. Parole buone. Parole cattive. Parole buone che sanno di perfidie. Parole cattive composte per rapire. Parole, nodi del pensiero… che non si riescono a districare… e a capire.
Anna Rita Scheri

sabato 5 gennaio 2013

Cara Befana,

non ho più l’età per scriverti letterine, ma quella piccola bambina che credeva nella magia, nel possibile dell’impossibile, nei cuori aperti e nell’amore è rimasta nel mio cuore e mi permette, quindi, di  credere in te ancora. Perciò prestami attenzione perché non sono piccoli regali quelli che vorrei chiederti per questa notte del 5/6 gennaio dedicata ai desideri e all’avventura. Regali non per me…  ma per tutti coloro che il mio amore ricopre e mi sono cari. Porta loro una grande sacco pieno della gioia di un sorriso per rischiarare ogni risveglio del mattino.  E poi una calza piena di emozioni positive che possano contagiare chiunque ne abbia bisogno e voglia. E, passando con la tua scopa, un po’ di quella polvere di sogno lascia cadere su di loro per colorare notti buie e solitarie, allontanando illusioni o incubi peggiori. Ma soprattutto, e so che forse è troppo, dona loro la consapevolezza di ciò che sono e fanno e un pizzico d’armonia tra pensieri e cuore per non far danno. E un piccolo regalo vorrei anche per me chiederti ancora… regalami la forza di credere in me stessa e nella mia unicità, senza mai farmi vacillare e dubitare di ciò che sono e voglio, e poi per quella cosa che tu sai che mi è dentro il cuore, fai sì che si avveri e porti solo felicità e amore …
Ciao Befana, grazie e buona notte!
Anna Rita

venerdì 4 gennaio 2013

Ci sono cose

Ci sono cose in fondo al cuore
che non possono (vogliono)
essere svelate.
Restano lì nel silenzio
e si cerca di dimenticare.
Dimenticare nel giorno che corre,
nei pensieri che vagano,
nelle parole che si perdono.
Restano lì per essere abbandonate, 
ma nella notte dei sogni ritornano.
E non ti resta che dimenticare
anche il sogno... se ne sei capace.
(anna rita scheri)