Qualche anno fa, sulla chat di facebook, una donna con la quale mi stavo confrontando su alcune
situazioni, si piccò del fatto che io mi definissi un'artista. Mi disse che
anche lei nel suo modo di essere lo era. Le risposi tranquillamente che io
potevo credere benissimo in ciò che affermava ma, che non avevo mai visto alcuna
sua opera e che mi avrebbe fatto piacere vederla. Mi ribadì che pur non avendo
dipinto o scritto o interpretato nulla di artistico, lei artista ci si sentiva
eccome! e che io non potevo pensare di essere migliore di lei!
Quel giorno lasciai
cadere la conversazione, perché ritenni inutile dilungarmi sul versante
distruttivo di una personalità in conflitto, ma oggi mi è ritornata in mente.
Forse perché continuo ad incontrare 'persone' (maschere) che non riescono ad
accettare che ci sia qualche Essere diverso da loro, qualcuno che possa vedere
o sentire ciò che loro non riescono a sentire e vedere, che possa conoscere cose che loro
stessi si precludono, che possa viaggiare dentro dimensioni nelle quali non
sanno/vogliono accedere...
Mi accorgo sempre di più che ci sono persone (maschere) che non sanno accettare confronti e dialoghi con chi si esprime attraverso il cuore e l'anima senza barriere alla ricerca di verità ... Si taccia di presunzione e si butta sul rogo acceso dall'ignoranza, chi a loro non somiglia perché diverso, sperando che bruci e... non si accorgono che ciò che stanno bruciando è solo il riflesso delle loro ombre più scure e che quel rogo non li libererà da se stessi ...
Mi accorgo sempre di più che ci sono persone (maschere) che non sanno accettare confronti e dialoghi con chi si esprime attraverso il cuore e l'anima senza barriere alla ricerca di verità ... Si taccia di presunzione e si butta sul rogo acceso dall'ignoranza, chi a loro non somiglia perché diverso, sperando che bruci e... non si accorgono che ciò che stanno bruciando è solo il riflesso delle loro ombre più scure e che quel rogo non li libererà da se stessi ...
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