lunedì 27 giugno 2016
Le Leggi del Cosmo e della Natura
Etichette:
caduta e redenzione,
utopia
sabato 12 marzo 2016
(?) I'm a real artist
Qualche anno fa, sulla chat di facebook, una donna con la quale mi stavo confrontando su alcune
situazioni, si piccò del fatto che io mi definissi un'artista. Mi disse che
anche lei nel suo modo di essere lo era. Le risposi tranquillamente che io
potevo credere benissimo in ciò che affermava ma, che non avevo mai visto alcuna
sua opera e che mi avrebbe fatto piacere vederla. Mi ribadì che pur non avendo
dipinto o scritto o interpretato nulla di artistico, lei artista ci si sentiva
eccome! e che io non potevo pensare di essere migliore di lei!
Quel giorno lasciai
cadere la conversazione, perché ritenni inutile dilungarmi sul versante
distruttivo di una personalità in conflitto, ma oggi mi è ritornata in mente.
Forse perché continuo ad incontrare 'persone' (maschere) che non riescono ad
accettare che ci sia qualche Essere diverso da loro, qualcuno che possa vedere
o sentire ciò che loro non riescono a sentire e vedere, che possa conoscere cose che loro
stessi si precludono, che possa viaggiare dentro dimensioni nelle quali non
sanno/vogliono accedere...
Mi accorgo sempre di più che ci sono persone (maschere) che non sanno accettare confronti e dialoghi con chi si esprime attraverso il cuore e l'anima senza barriere alla ricerca di verità ... Si taccia di presunzione e si butta sul rogo acceso dall'ignoranza, chi a loro non somiglia perché diverso, sperando che bruci e... non si accorgono che ciò che stanno bruciando è solo il riflesso delle loro ombre più scure e che quel rogo non li libererà da se stessi ...
Mi accorgo sempre di più che ci sono persone (maschere) che non sanno accettare confronti e dialoghi con chi si esprime attraverso il cuore e l'anima senza barriere alla ricerca di verità ... Si taccia di presunzione e si butta sul rogo acceso dall'ignoranza, chi a loro non somiglia perché diverso, sperando che bruci e... non si accorgono che ciò che stanno bruciando è solo il riflesso delle loro ombre più scure e che quel rogo non li libererà da se stessi ...
mercoledì 10 febbraio 2016
MOSTRA PERSONALE DI PITTURA - Roma dal 3 al 5 marzo 2016
“Oggi siamo inconsci della
bellezza. Siamo an-estetici, anestetizzati, psichicamente ottusi.” - Come dare
torto al grande James Hillman?
Abbiamo dimenticato
l’espressione stessa della bellezza, la bellezza da celebrare dentro lo spazio
sacro, un momento sacro con qualcosa di lieto da fare nella crescente
connessione con il cielo, creando così un ponte energetico che restituisce
potere e sacralità alla terra, al luogo in cui si agisce.
Il luogo del rito indiscusso,
un atto (o insieme di atti) che viene eseguito
secondo norme codificate. E sia che abbia un fine sociale o connesso con la
religione o che sia strettamente personale, il rito ha bisogno di una
partecipazione emotiva profonda, senza la quale cesserebbe di esistere. Quella
stessa partecipazione emotiva profonda che richiede il riconoscimento della
bellezza!
Ogni spazio sacro è quello
separato ermeticamente dal mondo temporale. Uno spazio in cui nulla vi penetra.
Una zona eterna protetta dall’impatto con gli stimoli del tempo, dove ci si può
separare da tutto il resto; lo stesso dove un artista, un pittore diventa
entità a se stante, nell’esclusione del mondo per celebrare il suo rito
personale di creazione. Perché nella connessione con il divino all’interno e
all’esterno di se stesso, l’artista pone l’emotività profonda al servizio della
conoscenza dell’invisibile. Il sacerdote dell’arte che si racconta come un mito
da cui trae il simbolo che si mostra per spiegare il mistero della vita.
Il cavalletto o lo strumento
musicale o qualsivoglia foglio bianco diventano l’altare ove egli celebra il
sacrificio esponendolo al giudizio profano nella nudità dell’anima.
Per questo amo, nel titolo di
questa mostra, l’espressione: LA VERITÀ DELLA BELLEZZA. È il dar modo a tutti
di approfittare dello spazio sacro dell’esposizione, per scendere nel profondo
di se stessi, connettendosi a quella verità-emozione che solo l’arte può evocare
attraverso la visione e percezione della Bellezza…
Anna Rita Scheri
Etichette:
arte,
Mostra,
personale,
pittura,
Scheri,
spazio sacro,
villa Rosantica
Iscriviti a:
Post (Atom)