giovedì 19 aprile 2012

Una storia 'banale' di condivisione ...

Ogni giorno uscendo dall'ufficio e percorrendo sempre la stessa strada, incontro immancabilmente due signore molto anziane, due barbone, che bivaccano giorno e notte, estate inverno, sole e pioggia in mezzo ad un marciapiedi. Passando loro accanto spesso mi sono chiesta: perchè sono sempre lì? Ad un chilometro di distanza c'è l'ostello della Caritas... le persone che si accostano a loro per dare del cibo vengono allontanate e, se proprio si sentono costrette a prenderlo, ho visto quel cibo dato ai piccioni. Sempre in due, loro due e nessun altro, una dorme mentre l'altra veglia, le loro cose ammucchiate su due sedie a rotelle ormai logore. Parlano poco, si comprendono a gesti. Tempo fa notai che una delle due era rimasta sola, non ci feci molto caso ma il giorno dopo era ancora sola e così l'altro dopo ancora. Ferma al semaforo mi sono messa a guardarla. Nel frattempo era arrivata una persona che le portava del cibo, la chiamava per nome e la esortava a mangiare. Lei non parlava e scuoteva la testa in senso di diniego. Il semforo diventò verde ma non me ne accorsi, ferma come ero a guardarla dentro la sua tristezza. Aveva uno sguardo che non le avevo mai visto prima.. e fu allora che percepii per la prima volta la sua paura, la sua angoscia... Era rimasta sola ... a che le serviva il cibo? A che le servivano quelle parole di conforto? Era rimansta sola e aveva paura. Continuiai a vederla sola ancora per qualche giorno e sempre più cupa.. Poi una sera finalmente rividi anche la sua compagna... Anche se era in terra a dormire... lei era tornata. E sentii che la tristezza e l'angoscia erano svanite. E da allora ho compreso una cosa: non ha importanza dove sei, come sei, i problemi che hai.... il vero problema è non avere accanto nessuno con cui condividere in bene o in male la tua esistenza. Avere accanto una persona che sai non potrà mai aiutarti materialmente.. ma condivide con te il niente.. è importante anche se non parla... Perchè le parole non hanno importanza quando ci si comprendee con il cuore e non si inventa niente di te.... di ciò che sei .. di come sei.... Ti accetta nella somiglianza di se stessa.... :) e l'unica somiglianza possibile è la vicinanza del cuore... (anna rita scheri - sett 2011)

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