domenica 19 agosto 2018

Certezze indubbie ...


Parlare con persone che hanno solo certezze ha dell’incredibile parossismo! Sembra che nulla le scalfigga. Nessun dubbio, nessun'altra possibile realtà diversa dalla loro arriva ad intaccarle con il dubbio, sia pur nell’attimo del passaggio veloce di un manto leggero che transita loro accanto portando con sé un alito di vento scomposto o quello più lungo di un uragano che spazza via tutto ciò che incontra! Nessun’altra possibile realtà, se non la loro, viene considerata nei margini della logica rigorosa del pensiero che appartiene ad una mente che appare e si crede riconciliata con il mondo dell’impossibile mostrandosi lucida e perfetta. Esse riescono talmente bene a seguire il filo assoluto dei loro ragionamenti che tutto ciò che da un altro interlocutore arriva è sbagliato a priori. La non cognizione che qualsiasi altra verità possa esistere al di fuori della loro logica e precisa argomentazione e/o convinzione e possa anche essere giusta e buona, li porta a vivere dentro un mondo squadrato dove nulla può essere rimosso o tanto meno messo in dubbio da punti interrogativi o da incertezze. Il vago, non vi alloggia, il senso di smarrimento non può dimorarvi. Il loro quadrato, squadrato tanto perfettamente, è il luogo ove tutta l’imperfezione del mondo è stata rimossa e posta “al di fuori”, considerata criticamente come sbagliata, confusionaria, impossibile e malevola. Quando parli, loro non ti ascoltano, quando esprimi dissenso, loro ti condannano, quando provi a contraddirli, loro alzano la voce perché non accettano di essere contraddetti! Nella paura che il loro bel castello di carte possa essere distrutto, le pone sempre a difesa della loro rigida esistenza e della non accettazione del dubbio o di un’altra possibile verità. E con questo atteggiamento, restano lontane dal comprendere che nello stesso attimo in cui negano l’altro, il diverso, negano l’amore e la comprensione anche per loro stesse! Rigide, imbalsamate, prive di empatia, esse continuano ad esprimere solo e perenni certezze, negando sentimenti ed emozioni.
(Anna Rita Scheri)

giovedì 2 agosto 2018

Una donna sbagliata (?) - Romanzo di Anna Rita Scheri


Sono Donna. Sono donna ogni giorno della mia vita, dentro ogni attimo in cui respiro, dentro ogni sorriso che mi fa sentire bene o dentro una lacrima che scivola lungo una ruga. Sono donna quando credo che l’amore mi prenderà per mano per condurmi lungo sentieri della felicità, sono donna anche quando l’amore mi delude, mi tradisce e mi abbandona dentro il mare sconosciuto della solitudine. Sono donna quando nel mio ventre cresce la vita e quando la carne della mia carne, per vivere la sua di vita, si allontana. Sono donna quando accolgo quella mano che mi accarezza per sostenere, comprendere, assistere, ma anche quando quella mano mi denigra, colpisce, abbandona… Sono donna quando, guardando negli occhi un’altra donna, invece di un’amica trovo una nemica o scorgo il mio stesso mancamento, la mia stessa disperazione e il vuoto che mi circonda lo riempio con un abbraccio donato con amore. E sono donna anche dentro il mio essere artista, dentro quella diversità che accompagna la creatività e la sensitività che mi contraddistinguono. Sono donna dentro il desiderio di essere accettata per quello che sono e appoggiata nelle mie scelte e aspirazioni. Mi sento donna perché in me è l’Universo e dentro l’Universo la Donna-Madre-Dea ha un posto di primo piano nell’ordine delle cose. Mi sento donna nella totalità dell’Essere e per questo il rispetto e l’amore per me stessa diventano priorità…



Anna Rita Scheri, pittrice, poetessa, scrittrice romana, ha scritto poesie e racconti pubblicando un libro catalogo: Come in un volo… dentro un sogno (2007), il romanzo: Protagonista di vita (2010) e la raccolta di racconti: Che bello stare con te! (2013). Come pittrice, dal 2000 a oggi, espone le sue opere in personali e mostre collettive conseguendo premi e riconoscimenti a livello internazionale.
Sono donne le protagoniste dei suoi racconti e romanzi, ma anche molto presenti nella sua pittura. Donne alla ricerca di loro stesse, della loro interiorità, a volte eteree e molto spirituali pur nella loro concretezza terrena.
Sono donne le protagoniste dei suoi racconti e romanzi, ma anche molto presenti nella sua pittura. Donne alla ricerca di loro stesse, della loro interiorità, a volte eteree e molto spirituali pur nella loro concretezza terrena.
In questo suo ultimo lavoro: Una donna sbagliata, la protagonista è dentro un percorso di ricerca - in psicologia, esoterismo, spiritualità - che la porta verso esperienze inusuali e profonde. Una donna al di fuori degli schemi e delle regole alle quali troppi sembrano attenersi senza porsi domande e cercare risposte. Al contrario di lei che segue percorsi tortuosi dentro una diversità che la contraddistingue e che le porta solitudine. Una continua battaglia per farsi accettare e trovare il ‘suo posto’, ma soprattutto, accettarsi e amarsi per ciò che è.