Una figurazione, quella di
Anna Rita Scheri, che molto spesso pone il suo accento sulla dualità che si
trasforma in dicotomia. Nascono così rappresentazioni che ci narrano della vita
e della morte, del giorno e della notte. La sua non è una pittura d'istinto.
bensì di intelletto. Una pittura che svela la bellezza di sentimenti puri come
l'amore. Una pittura del silenzio, che non ha bisogno di urlare le sue
argomentazioni visive per essere ascoltata. Anna Rita proietta l'astante in una
nuova dimensione. Una dimensione ideale, lungo la quale vivere i propri sogni.
L'Artista traccia visivamente le sue emozioni.
Le sue scelte coloristiche
sono sempre molto ricercate. Grazie alla significativa coniugazione della luce,
del segno e del colore, le opere di Scheri acquistano una nuova dimensione.
Sono trasportate, dunque, in nuovi universi di luce. Universi in cui la
variabile spazio-temporale si annulla, mentre cresce il valore che l'Artista dà
alle sue figure. Figure che si trasformano in vere e proprie visioni. Visioni,
quindi, da condividere con l'osservatore.
La luce che avvolge le
rappresentazioni svela una meditazione intimistica e la partecipazione intensa
di chi sa guardare il mondo con gli occhi dell'anima. Quella stessa anima che
si fa tangibile nelle sussurrate narrazioni visive di Anna Rita. (Salvatore
Russo – critico d’arte in Segnalati edito dalla EA Edizioni)
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