Un giorno scrissi:
Il folle disse al saggio:
"Tu che nascondi dietro la ragione la paura dell'Amore e di confini inesplorati, vivi tra l'indifferenza e le morali ed insane regole di un vivere civile, mentre io, che della scoperta ne ho fatto un degno scopo e dell'Amore e della Passione ne porto la bandiera, vengo messo al bando per paura del contagio e del sovvertimento che causar potrei all'ipocrisia del mondo. In te perciò è la vita ed in me la morte in base al tuo parere…ma, nessuno mai potrà la mia anima uccidere se a lei apparterrà amore e dignità d’esser sempre ciò che sono…!"
Rispose il saggio:
………………….
Avrei voluto continuare ma non seppi farlo perché in me non c’era allora, come non c’è oggi, la saggezza. Ne sono priva… e poi credo che difficilmente un saggio, troppo arroccato dentro in-dubbie certezze e troppo intento a dispensare a se stesso e al mondo ragionevole tristezza e falsità, concederebbe udienza alla piena libertà di un folle in preda all’emozione.
Nella paura di perdersi nel vivere, nel gioire così come nel soffrire, e nel morire, dentro il saggio si cela l’aridità…l’annullamento delle emozioni. Le emozioni che dà l’Amore, e non altre che sono dipendenze che si vanno a cercare altrove. Ma l'amore è, giustamente, anche morte e dolore: morte della ragione e dolore nell'incomprensione degli altri, i saggi! I saggi che danno alla ragione il sopravvento e fanno dell'incomprensione il loro scudo, per impedirsi di lasciarsi andare a qualcosa di troppo grande e troppo immenso che non vogliono o non possono regalare a se stessi e agli altri: l’intenso “sentire” dell’anima….
Ho sempre pensato che l'amore fosse il sinonimo di libertà, che fosse l'unico sentimento da non imbrigliare e da non evitare. L'unico sentimento che ti permette d'indossare un paio di ali per volare al di sopra della quotidiana mediocrità della vita! Qualcosa che ti scoppia dentro al di sopra delle convenzioni di un vivere illusorio ed estremo nelle sue conseguenze banali. Qualcosa che arriva senza preavviso e ti rende simile al languido e passionale rosso tramonto, all'azzurro intenso di un cielo limpido dopo un temporale, al filo d'erba che viene mosso dolcemente e cullato da aliti di vento e a due ali spiegate verso i più lontani orizzonti, senza limiti di tempo e sensazioni.
Questo è l'amore, questo è quello che ho accettato nell'amare perché non ci sono legami o costrizioni che possano tenermi lontano dall'essere incredibilmente pazza di colui che amo. La mia sopravvivenza non c'entra, il mio essere nel mondo non c'entra! L'amore mi pone al di fuori del vivere quotidiano del mondo che mi tiene ancorata a terra e che tende a non lasciarmi andare verso le emozioni. Ma il mio desiderio, - la mia passione - vola al di sopra e non ha legami né ancore ed è solo libero di andare, di piroettare e di vivere nella sua unica libertà d'esserci e di farsi sentire.
Non è facile da spiegare né tanto meno da accettare: il più delle volte si imbriglia l'amore nella convenzionalità di un fidanzamento, di un matrimonio, di una relazione accettabile nel sociale per avere l'assenso di chi ci circonda ma non è così, non può essere così, perché tutto questo fa parte di un vivere civile e religioso che ci obbliga ad essere relegati al ruolo di innamorati perfetti dentro canoni prestabiliti dalle leggi vigenti ed ipocrite, chiedendoci, anzi obbligandoci, oltretutto ad un per sempre… ad un futuro...ad un domani che neppure conosciamo.
L'amore non accetta leggi o contratti, non ne ha bisogno. Lui è infinita purezza e libertà, sono due cuori che camminano l’uno accanto all’altro per sostenersi, comprendersi, donando e ricevendo con la stessa intensità…nel momento, nell’attimo che stanno vivendo… La libertà non è un piccolo mondo personale da difendere innalzando mura, delimitando spazi e costruendo recinti per definire confini. La Libertà è una condizione interiore dove il confine è solo il punto di contatto ove poter interagire con altri spazi, altre libertà e quindi con altri mondi interiori per raggiungere uno scopo…. Una linea, il confine, che unifica dunque e non contrappone. Così è l’Amore.
Chi non ha capito questo, difficilmente sa amare!!!
L’Amore è anche dolore… è vero, ma è il dolore dello spirito, e il dolore dello spirito è un dolore languido, morbido, intenso come il fuoco che fa bruciare dentro, come la passione che fa impazzire, ed è il dolore dei folli, degli artisti, perché in loro vive l’amore e l’emozione.
E’ innegabile che comunque anche nella saggezza esiste il dolore, ma è un dolore celato, crudo, arido e spietato perché è dei saggi il rifiuto dell’amore, il rifiuto dell’emozione, nel viver misurato della loro vita... (anna rita scheri)
Dove acquistare il romanzo
http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/catalogo/area/areanarrativa/narrativa/9788854836204-detail.html
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